Affrontare lo studio e il restauro

Come affrontare lo studio e il restauro di un'opera importante oggi arrivata a noi con addosso le 'arroganti ridipinture' non originali.
Si sono calati nella veste del grande artista rinascimentale i restauratori intervenuti in passato, di fatto deturpando il dipinto.
Nell'anno 2010 mi trovavo con mia moglie presso un importante laboratorio di restauro nella città di Firenze; sul tavolo e sui cavalletti erano adagiate importanti opere di Giotto in fase di restauro: la primissima cosa che ho notato era il ritocco pittorico delle originali mancanze fatto a 'rigatino', cosa questa rispettosa del dipinto e dell'artista medievale, il mio plauso.
Così non è stato in questo dipinto rappresentante una Madonna con Bambino e San Giovannino in fase di studio e analisi scientifica.
Come può un restauratore tramutarsi in un genio? Come può egli assumere nella mano esecutrice il 'gesto fenomenico' tipico di ogni artista? Arroganza e mancanza di rispetto per l'opera, per la Storia dell'Arte e dell'artista unico che ha creato l'opera la corretta definizione.
Dai miei studi questo dipinto fu eseguito nel 1513 da una delle menti più in vista del Rinascimento italiano: RAFFAELLO SANZIO.
Per nostra fortuna furono inventati i Raggi X, la Riflettografia infrarossa e tutte le altre indagini diagnostiche di rito correttamente apportate all'opera, dalle quali vengono ora evinte tutta una serie di informazioni utili per lo studio, la paternità e la datazione.
Circa diciotto sono i mesi che l'analisi continua, oggi approdata, oltre a molto altro, a quanto il grande documento scientifico di cm. 60x60 qui pubblicato rivela. Si spera in un recupero dignitoso dell'importante quadro, non arrogante, non interpretato, casomai atto nel porre in luce chiaramente quanto rimane di originale, che dalla lastra ai Raggi X pare non essere poco. Personalmente seguirò il restauro passo per passo.