Opera di Gino Rossi del '13'

I minuscoli testamenti segreti di Gino Rossi presenti in una piccola, meravigliosa opera del 1913, sono racchiusi in un ineguagliabile dossier di ricerca scientifica. Persino i caseggiati, rappresentati nel dipinto, sono comparati con gli stessi ancora oggi esistenti, ubicati nella zona della vecchia fornace d'Asolo a poche decine di metri dalla statale che da Montebelluna va verso Bassano del Grappa: la foto degli stessi viene inserita nel dossier quale assoluto documento. Storica è la vicenda che questo artista si recasse, in quegli anni, quasi ogni giorno in bicicletta da Ciano del Montello a fare visita all’amico Nino Springolo a Onè di Fonte, per strada egli si fermava spesso per realizzare dei paesaggi, tra questi il piccolo dipinto qui preso in analisi. La straordinaria arte, le opere che questo sfortunato artista moderno morto in manicomio ci ha lasciato in eredità quale bagaglio culturale, andrebbero meglio studiate per favorire una maggiore conoscenza della sua opera generale. Le rare mostre con le solite poche opere, i pochi dipinti sinora riconosciuti, circa solo un centinaio, hanno favorito, come ebbe a suggerirmi nel 2013 il professore Luigi Menegazzi di Treviso nel suo salotto di casa, l'oblio della sua arte.