Un dipinto di Luciano Buso

Un dipinto di Luciano Buso


“La figlia Nicole studia nel giardino di villa Freya ad Asolo”
olio su tela, cm. 180x110, (maggio 2015). (firme, date e volti segreti tra il verde).

Sei lunghi anni sono trascorsi dall’ultima opera eseguita dall’artista Luciano Buso. Pennelli e colori si sono nel frattempo induriti e impolverati, in questo lungo periodo egli ha potuto terminare i lunghissimi studi scientifici sulla scrittura celata nelle opere d’arte, editando anche più volumi, gli ultimi: “GINO ROSSI-CATALOGO RAGIONATO” edizioni Grafiche Antiga 2014 e "GIORGIONE RIVELATO", Edizioni Grafiche Antiga 2016.
Nel mese di maggio 2015 egli esegue questo grande dipinto, nel quale rappresenta seduta su di una panchina, nell’atto di studiare, la figlia Nicole tra il lussureggiante verde del giardino di villa Freya ad Asolo.
Luce e colore dominano la scena, soprattutto la luce, una prova alquanto ardua che tenta di ripercorrere i tempi passati, quando egli eseguiva simili motivi in opere più ridotte. Eppure le emozioni non sono cambiate in alcun modo, sono quelle di sempre, forti dell’amore per la natura e per tutto quello che in essa divinamente esiste.
Una prova questa, che dà la possibilità all’artista di inserire nell’intera opera le “scritte e i volti segreti”, da lui scoperti e tanto studiati nelle opere degli altri pittori di tutte le epoche.
Sono infatti occultati di fronte alla fanciulla, nella grande pianta, due volti, uno femminile a simboleggiare la mamma, l’altro maschile che rappresenta il papà, entrambi la osservano con amorevole attenzione mentre studia. Sullo sfondo a sinistra del viale inserisce ulteriormente e segretamente in un cespuglio anche il volto attento di una professoressa. Tra i rami degli alberi, nella loro grafica costruttiva, nasconde, imparando la lezione da Gino Rossi, la sua completa firma corredata della data: “Luciano Buso 15”. Alle spalle della ragazza, tra il verde, egli occulta tutta una serie di volti, compresi quello di un cagnolino e di una capretta, la quale ruotata in più direzioni mostra a se concatenati altri volti.
Più date “15”, “2015”, sono nascoste ovunque tra le piante, ai piedi della ragazza egli cela anche la scritta “Nicole studia”.
Certuni volti sono tra loro abilmente concatenati, difficili da eseguire in quanto, per comporne uno, bisogna necessariamente tenere conto della costruzione dell’altro, solo una grande esperienza può permettere questo, (l'artista dipinge da sempre, da quasi cinquant'anni, facendo della pittura l'unico scopo della sua vita).
Quanto celato nell’intera superficie dell’opera rappresenta una sicura continuazione di quanto fatto dalla miriade di altri artisti vissuti nelle varie epoche, non danneggia in alcun modo l’osservazione del dipinto, casomai lo arricchisce di importanti contenuti rendendolo meglio riconoscibile in futuro, serve soprattutto a far aprire gli occhi ai molti ostici accademici.