Il volume editato nel febbraio 2012 conteneva al suo interno gli studi scientifici da me svolti in gran parte delle opere di Leonardo da Vinci sino dagli anni 2007-2010. Proprio nell'anno 2010 ebbi a depositare un atto notarile su quanto emerse dalla Gioconda, a seguito inviato al curatore delle opere di Leonardo al Louvre e riposto dallo stesso nel dossier di ricerca della celebre opera. La Gioconda svolse un importante ruolo: oltre le date e le firme furono scoperte, semi celate nell'intera superficie, tutta una serie di figure aliene alla scena rappresentata. A distanza di circa dieci anni vengono qui ripubblicate, oltre la copertina del volume, due importanti, rilevanti figure: la prima mostra il volto demoniaco con tanto di corno e un inquietante dente che fuoriesce dalla sua bocca, nell'atto di osservare attentamente la Gioconda, semi celato genialmente da Leonardo nella forma della roccia a sinistra della spalla destra della donna. La seconda immagine rappresenta il volto del demone nuovamente ruotato e mostra, sapientemente ricavata dallo stesso, una scimmia.
Visto quanto il volume rivelava l'Agenzia Ansa di Roma intervenne con un articolo.
Ciò che maggiormente colpì al tempo fu, tranne la comparsa dei soliti detrattori, che l'apparato storico italiano non fece alcun riferimento su quanto mostrato al mondo per la primissima volta.
Le opere di Leonardo iniziavano così a rivelare presenze segrete mai colte prima.
Nell'agosto 2010 comunicai, con poca accortezza, al direttore di uno tra i più importanti musei in Italia queste scoperte scientifiche, qualche mese più tardi fui costretto a riparare questo sbaglio con un atto notarile.
http://www.ansa.it/…/…/20/visualizza_new.html_134732538.html
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